Saluti a voi, coraggiosi cari lettori.
Vi do il mio benvenuto ad un’altra puntata Road to Halloween, la rubrica in cui inganniamo l’attesa della festività più spaventosa dell’anno con oneshot di puro terrore. Questa è la terza sessione horror!

Una delle cose che mi ha sempre fatto amare il genere horror è la sua capacità di spaziare su vari temi, tanto da essere un genere in realtà parecchio difficile da circoscrivere. Negli scorsi episodi ci siamo ritrovati ad affrontare realtà surreali e creature mostruose uscite dalle storie più terrificanti mai partorite dalla mente umana.

Quest’oggi saremo più sottili.

A volte non servono mostri o demoni per farci sentire minacciati, a volte è sufficente una semplice sensazione irrazionale… Una convinzione illogica che qualcosa non sia come deve essere.
Paranoia.

E se chi sta intorno a noi non fosse chi crediamo? Che garanzie abbiamo che dietro il volto delle persone con cui abbiamo a che fare quotidianamente non si nasconda… Qualcos’altro?
In fondo non siamo costantemente in loro compagnia, no? Chi può sapere cosa fanno quando nessuno le può vedere, lontano dagli occhi di tutti…

Aggiungete a questo uno scenario classico, ma per questo fortemente suggestivo.
Un naufragio.
Un’isola deserta, in mezzo all’oceano… E un faro.
Buon divertimento, cari lettori, ma ricordatevi le mie parole: non tutti sono chi dicono di essere.

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