valraven lama solitaria

Recentemente The World Anvil Publishing, un’etichetta indipendente che ci ha portato diversi giochi di ruolo dall’indubbia qualità e versatilità, ha rilasciato gratuitamente la modalità “Lama Solitaria” per “Valraven – Le Cronache del Sangue e del Ferro”.

Questa opzione di gioco è fatta per coloro che non possono o non vogliono giocare con un party e segue le avventure di un singolo personaggio in un mondo devastato da una guerra tra le due potenze del continente. Ritenendo che vadano esplorate quante più opzioni possibili di gioco di ruolo, sono qui oggi a parlarvi di questa possibilità.

Fermo restando che si tratta di esperienze diverse e non sostitutive del tavolo da gioco, come il larp o il gioco di ruolo by forum, ecco perché dovreste dare una possibilità a questa modalità.

Ambientazione

Il mondo di “Valraven – Le Cronache del Sangue e del Ferro” è pensato per ospitare storie grim dark, dark fantasy e naturalmente di guerra. I riferimenti visivi a cui l’autore, Alberto Tronchi, si ispira sono chiaramente il manga “Berserk” di Kentaro Miura e la serie di videogiochi “Dragon Age” dello studio Bioware.

In questa ambientazione la guerra tra l’Impero di Erenwald e la Repubblica di Dormas prosegue ormai da settant’anni, con parte degli schieramenti che hanno persino dimenticato le vere ragioni della guerra o, addirittura, hanno vissuto tutta la loro vita combattendo.

Nel gioco si interpreta una compagnia di mercenari, che deve barcamenarsi in questa guerra e viverne gli orrori mentre degli stranieri invadono dal male e una strana setta di zeloti evoca creature dell’Abisso per i loro loschi fini.

Materiale necessario per giocare

Il pdf gratuito, trovabile sul sito di The World Anvil Publishing, contiene il capitoletto strettamente legato alla modalità “Lama Solitaria”. Questa semplice scelta rende non opzionale l’acquisto del manuale, un piccolo gioiellino che bisognerebbe avere in ogni caso nella propria libreria di giochi di ruolo.

Risulta dunque chiaro come l’intento del publisher sia ingolosire potenziali nuovi acquirenti e premiare invece coloro che amano Valraven ma non hanno mai provato questa modalità.

Le prime pagine guidano il giocatore alla creazione del personaggio, modificando solo la parte che riguarda npc e legami, poiché gestiti da tabelle. A differenza di altri giochi di ruolo, dove si interpreta un generico avventuriero con delle abilità, in Valraven e più nello specifico nella modalità Lama Solitaria, il Ruolo scelto per il personaggio andrà a settare il mood dell’avventura e di ciò che effettivamente avverrà all’interno di essa.

Per giocare a Valraven sono necessari solo dadi a sei facce, rientrando dunque in quella schiera di giochi molto player friendly perché non richiedono di acquistare dadi diversi da quelli contenuti nei più comuni giochi da tavolo.

Che tipo di storie si possono raccontare?

Valraven propone ben undici ruoli, ognuno con abilità e tematiche molto particolari. Sebbene bene o male la guerra sarà presente in ognuno di esse, giocherete potenzialmente undici macro tipologie di storie diverse.

Un Condottiero non giocherà le stesse missioni di un Emissario delle Ombre e una Lamia e un Devoto potrebbero giocare invece missioni diametralmente opposte. Giusto per permettere a tutti di farsi un’idea, di seguito presenteremo gli undici ruoli con qualche esempio di storia interessante.

Condottiero

Il Condottiero è potenzialmente il capo della compagnia di mercenari, il Griffith della situazione, colui che ha una visione, un’ambizione e un desiderio di potere e rivalsa così grande da scendere in battaglia per guidare i propri uomini.

Insieme al ruolo del Siniscalco, sono i ruoli che maggiormente possono avere a che fare con la compagnia di mercenari. In modalità Lama Solitaria potrebbe essere più facile concentrarsi su intrighi politici di cui il nostro Condottiero potrebbe essere artefice o vittima, insieme alla gestione più tattica della battaglia.

Siniscalco

Se il Condottiero è colui che gestisce la parte “alta” della compagnia, il Siniscalco è senza dubbio colui che deve occuparsi di questioni più pratiche. Compagni in pericolo o mancanza di risorse sono all’ordine del giorno per la mano destra del Condottiero.

Il Siniscalco è il punto di unione tra il Condottiero e la Compagnia di mercenari, conosce i ruoli, i punti di forza e di debolezza ed è il secondo in linea di comando nel caso in cui il Condottiero cada.

Armigero

L’Armigero è l’ingranaggio base della Compagnia di Mercenari, il soldato esperto che aiuta i novellini a impugnare adeguatamente una spada ma anche quello che rifiuta ogni seria responsabilità.

Vuoi per capacità vuoi per scelta, l’Armigero sceglie di essere una pedina sulla scacchiera, conscio tuttavia che sono i pedoni ad avere il primo contatto con il nemico. Si tratta di un Ruolo molto bello per esplorare le tematiche quali la divisione del potere, la diversa visione della guerra vista da un punto di vista glorificato o realistico.

Dragone

Il Dragone è l’ago della bilancia sui campi di battaglia, il campione che potrebbe decimare il nemico e metterlo in fuga, uccidere membri importanti dell’esercito avversario con la sua potenza o anche incarnare la figura del mostro. Si tratta del soldato leggendario, quello che abbassa il morale del nemico al solo sapere che potrebbero incontrarlo. Dovendo sempre fare il paragone con “Berserk”, il Dragone sarebbe il Ruolo di Gatsu.

Trimegistro

Terminati i Ruoli più strettamente vicini al campo di battaglia, presentiamo il Trimegistro come lo scienziato, l’alchimista ma anche l’ingegnere e il pensatore. Spesso questo ruolo ricopre anche la figura di tattico grazie alle sue capacità di scovare debolezze nelle difese del nemico, nella sua formazione di attacco o nel suo equipaggiamento. Il Trimegistro è anche in grado di creare o modificare armi quali balestre o fucili.

Medicale

Nessuna Compagnia Mercenaria può sperare di non avere perdite sul campo e, quando questo si può evitare, il Medicale è in prima linea per proteggere e curare i feriti. Giocare questo Ruolo potrebbe in qualche modo portare alla dicotomia tra una medicina da campo, efficiente e schietta per salvare vite, e la vita del soldato che il Medicale è comunque costretto a vivere.

Può esser un buon Ruolo per trattare gli orrori della guerra, come mutilazioni e scelte difficili per salvare una vita. Un altro tema molto interessante da trattare può essere proprio la riflessione sul quando vada salvata una vita e quando invece si potrebbe far smettere di soffrire il compagno.

Emissario delle Ombre

L’Emissario delle Ombre è colui che si sporca le mani, conscio che non avrà mai gloria e meriti per aver posto fine a una battaglia prima ancora del suo inizio, nel cuore della notte con un pugnale nel petto del comandante avversario.

Tuttavia l’Emissario delle Ombre non è solo omicidi e assassinii ma anche spionaggio, gestione delle informazioni e missioni pericolose. Il tema principale dell’Emissario delle Ombre è che il minimo errore potrebbe costargli carissimo, perchè non c’è una via di fuga semplice dietro le linee nemiche.

Lamia

La Lamia introduce un Ruolo che ha a che vedere con il sovrannaturale, le forze occulte ed arcane del mondo di Valraven. Questo Ruolo può portare a trattare diversi argomenti, dall’uso responsabile dei propri poteri a quello della caccia alle streghe, della Chiesa come elemento opprimente, dell’essere in balia di poteri più grandi di se stessi.

Notate bene che nel Monad Echo, il motore di gioco di Valraven, non c’è differenza tra l’eseguire un attacco mulinando una spada o con la magia.

Esarca

L’Esarca è stato introdotto nel manuale di espansione “Libro dell’Eclissi” ed è in qualche modo un evoluzione del Condottiero, se così vogliamo chiamarlo. L’Esarca rappresenta la parte nobile e altolocata della società di Valraven, a priori dello schieramento scelto, e sicuramente sposta l’attenzione della storia lontana dai campi di battaglia. Un Esarca si occupa di diplomazia, sorrisi, intrighi, retaggio, nobile sangue, ecc…

Devoto

Il Devoto è il secondo ruolo a esser stato introdotto nel manuale “Libro dell’Eclissi” e permette ai giocatori di ricoprire un Ruolo che affonda le mani tanto nel sacro, nel fervente, quanto nel fanatico. Il Devoto è l’anello di congiunzione tra la Chiesa e la Compagnia di Mercenari, qualcuno che dovrebbe dare conforto ma anche cacciare l’oscurità, il peccato e le intenzioni perniciose.

Esule

Ultimo dei nuovi Ruoli introdotti, l’Esule è colui che a causa della guerra ha perso tutto. Egli odia il conflitto ma non può uscirne, vuoi per ottenere la sua vendetta vuoi perchè non sembra esserci un posto realmente lontano dal conflitto.

Non ha buoni sentimenti verso la Compagnia di Mercenari ma, a differenza loro, non ha molta scelta su dove andare o cosa fare. Per una modalità Lama Solitaria questo Ruolo è particolarmente azzeccato, specialmente se si vuole calcare molto la mano sugli orrori della guerra di cui il Ruolo è un diretto figlio.

Gestire la partita e la storia

Quando si parla di giocare di ruolo in solitario la domanda principale a cui bisogna rispondere è: come lo sostituisco un narratore? Naturalmente Lama Solitaria spende diverse pagine, tra tabelle e suggerimenti, per cercare di rendere l’esperienza il più soddisfacente possibile.

Le tabelle sostituiscono abbastanza bene la sensazione di ignoto che un giocatore affronta quando si siede al tavolo, specialmente se si segue il consiglio di porre all’engine domande binarie a cui poter rispondere sì o no.

I consigli più belli che si trovano, a esclusione delle tabelle naturalmente, sono il tenere un diario del proprio personaggio e non negarsi di inserire elementi nella storia. Parlandoci chiaramente, quando si gioca da soli non ci sono standard da mantenere se non quelli che noi stessi ci imponiamo, dunque se vogliamo che qualcosa accada, perché non dovrebbe accadere proprio quel colpo di scena? Il diario serve per le sessioni discontinue, per ricordare a che punto fossimo giunti con la scena ma anche per scavare nella psiche del personaggio.

La Gilda delle Lame

Per i più arditi esiste anche la modalità di avere un intero canale discord come “master”. Alla fine di ogni sessione, il giocatore dovrà porre due o tre domande e gli utenti del canale risponderanno con spunti, idee e altre domande.

È una modalità che consiglio, perché in qualche modo unisce l’esperienza del giocare da soli con quel pizzico di ignoto in più non dato dalla semplice aleatorietà del tiro di dado.

La mia esperienza

Sono stato un fan della primissima ora di Valraven, fin dal quickstart ho voluto giocarlo e divorarlo. Quando uscii la modalità Lama Solitaria fui molto curioso di scoprire come il sistema potesse reggere una storia il cui focus non fosse la Compagnia di Mercenari ma un singolo personaggio.

Volendo restare il più fedele possibile a un Dragon Age o a un Berserk, per meglio godermi l’esperienza, ho giocato un Dragone vagamente ispirato alla famiglia Belmont di Castlevania. Non solo ho visto che il motore di gioco, il monad echo, non subiva grandi oscillazioni al confrontarsi con un singolo personaggio, ma anche i combattimenti hanno reagito bene al cambio di focus.

Il mio consiglio non può che essere dunque di concedervi questa esperienza. Il bello del gioco di ruolo in solitario è che si può fare nelle pause, nei momenti di noia, e non necessariamente con tre ore di sessione.

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