Se ti è bastato leggere “warlock” per far sorgere sul tuo viso un sorriso malvagio, allora sei nel posto giusto! Ti do il benvenuto alla guida su come non giocare un warlock, una puntata della serie “Esempi Brutti” che ti farà desiderare di vomitare arcobaleni anche nella vita vera per redimere il tuo spirito egdy ingiustificato.

Come non giocare un warlock: il background

Il rapporto tra passato e presente, tra background e carattere del personaggio è biunivoco dal momento della creazione di quest’ultimo.

Per intenderci, il background dà senso al personaggio che vogliamo giocare e ad ogni aspetto del passato corrisponde una caratteristica del nostro eroe. Per chi sa come non giocare un warlock, però, tutto ciò non conta.

La prassi è scegliere un passato “oscuro e travagliato” con cui giustificare ogni comportamento edgy (spigoloso, tagliente, ma spesso insensato) ed ecco il nostro Biagio, il warlock caotico malvagio.

Come non giocare un warlock: il roleplay

Nel roleplay del warlock è importante il rapporto con il patrono. Per te che non sai come giocare un warlock il patto è tutto ciò che conta. Con le tue capacità logiche fai due più due: patrono malvagio, personaggio malvagio.

Qualcuno potrebbe obiettare dicendo che esistono anche entità buone con cui stringere patti (folletti, celestiali, ki-rin, unicorni).

Il master potrebbe, addirittura, farti notare che il patrono non ti obbliga ad essere malvagio, che hai comunque libertà di scelta, ma è tutto fiato sprecato. Patrono malvagio, personaggio malvagio!

Come non giocare un warlock: la prima sessione

Inizia la prima sessione e prima ancora di presentare Biagio senti di voler fare un riposo breve. Pochi slot, tante ore di sonno.

Durante la prima mezz’ora di interazioni tutto sembra filare liscio: hai insultato dei civili, fatto scappare dei gattini e fatto piangere un bambino. L’aura oscura che ti circonda è sempre più potente (e immotivata).

All’improvviso scoppia un fight. Il guerriero fa da scudo umano, il mago lancia palle di fuoco come se non ci fosse un domani e il bardo ispira tutti con la sua musica.

Un quadretto perfetto se non fosse per un urlo che si sente dalla backline: “Potresti suonare qualcosa di più dolce? Vorrei riposare!”.

Ti sei ricordato di aver speso gli slot per far levitare il gelato del bambino di prima: come dovresti fare a combattere?! Non c’è da stupirsi della morte del party alla prima battaglia. Ottimo lavoro!

Le difficoltà di un warlock: slot, patroni e allineamento

Fino ad ora abbiamo scherzato su come non giocare un warlock, ma torniamo un attimo seri.

Per chi vuole giocare un warlock ci sono tre grossi aspetti da considerare: i pochi slot, il rapporto col patrono e l’allineamento del personaggio.

Ci sarà un motivo se il warlock stereotipico chiede sempre di fare riposi brevi ed è la classe edgy per eccellenza, no? Avendo pochi slot incantesimo, il warlock si tende a giocarlo con “estrema parsimonia”, o adottando uno stile di gioco detto da “crit fisher”.

In altre parole, giochi il patto dell’hexblade e usi gli slot solo per l’Eldritch Smite quando fai un colpo critico. Il risultato è che fai tanti danni, ma non crei gioco nel party.

L’altra possibilità è quella di stressare il master nel tentativo di fare sempre riposi brevi per recuperare quegli slot usati. Anche questo risulta parecchio noioso.

Per quanto riguarda il rapporto col patrono, invece, la scelta più tipica è quella di avere un patrono malvagio e di adattare l’intero allineamento del personaggio con quello del proprio patrono. Un po’ troppo banale, non credi?

Spunti per costruire un warlock unico

Per quanto nessuno ti vieti di giocare un warlock malvagio, che sia parsimonioso nell’uso degli slot e che scelga il patto dell’hexblade, alcuni spunti possono sempre aiutare a capire come non giocare un warlock!

Il warlock è la classe perfetta per multiclassare. Un esempio è il multiclass col paladino: smite di livello alto fin da livelli bassi.

In secondo luogo, il warlock ha il cantrip più forte in assoluto: l’Eldritch Blast.

Perché è così forte? Semplice: fa TANTI danni da forza (non ci sono creature resistenti a questo tipo di danni) e si combina bene con “Hex” e “Infliggere Maledizione”.

In pratica, salendo di livello l’Eldritch Blast ti permetterà di lanciare più raggi facendo si che, ogni volta che colpisci con uno di questi, il bersaglio colpito (e maledetto) subisca 1d6 o 1d8 danni necrotici aggiuntivi. Ti servono davvero tanti slot?

Come terzo spunto, ti consiglio di dare un’occhiata all’infinità di patroni con cui puoi stringere un patto.

Ci sono tante creature buone o neutrali, come il signore fatato dei folletti o i celestiali, di cui puoi scegliere un unicorno o un solar.

Inoltre, il patto non determina il tuo agire a 360°. Il tuo warlock, ad esempio, potrebbe essere una persona che ha stretto un patto con un’entità malvagia per vendicarsi di un male subito.

Durante il suo cammino, però, può comportarsi secondo un allineamento buono, o neutrale. Nessuno ti obbliga ad essere edgy o malvagio!

Infine, il warlock è perfetto per giocare un gish, ossia una classe che fa leva sia sul combattimento fisico, che sull’uso di incantesimi e magie.

Come non giocare un warlock: riflessioni conclusive

Facciamo un riassunto per concludere questa guida su come non giocare un warlock.

Il warlock è una classe che può sembrare limitata rispetto alle altre. Ha pochissimi slot incantesimo ed è vincolata ad un patto con un’entità superiore.

Queste caratteristiche possono essere viste come un punto di debolezza. In realtà, sono ciò che rende questa classe unica e super personalizzabile.

Con il multiclasse, la scelta del patrono, la scelta del patto e un po’ di fantasia, il warlock può diventare qualsiasi cosa.

Ricordati, inoltre, delle Suppliche Occulte che offrono infiniti spunti di personalizzazione del tuo personaggio.

Per concludere, ti consiglio di dare un’occhiata ad una nuova sottoclasse del warlock che ho trovato particolarmente interessante: il patrono genio!

Anche questa puntata di Esempi Brutti è finita. Tu come non giochi un warlock? Scrivicelo su Facebook e su Instagram!

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