bossfight copertina

Il momento è arrivato. I tuoi giocatori si trovano davanti alla bossfight con il Malvagio Signore delle Tenebre™ che li perseguita dall’inizio della campagna. Musica nelle casse, si tira iniziativa. Parte il Ladro. Critico. Furtivo. Turno del Paladino. Doppio Smite. Nemico morto.

Okay, magari è andata male la prima volta. Bossfight seguente, meno rapida della prima. Decisamente meno rapida. Molto meno rapida. Dopo sei ore di fight, la sessione si interrompe per abbandono.

Se ti è mai capitata una situazione come quelle appena citate, sei nel posto giusto. Io sono Mattia e oggi ti spiego come rendere indimenticabili le tue bossfight.

Consiglio 1: considera la lunghezza della bossfight

Quando progetti una bossfight devi innanzitutto tenere a mente in quanto tempo dovrebbe essere completata. Se non lo fai, rischi di dover interrompere il combattimento perché la sessione sta durando troppo o, in alternativa, di terminare in anticipo il materiale che avevi preparato per la serata.

Vuoi farla durare un’intera sessione? Di meno? Vuoi che sia un lungo combattimento diviso in più sessioni di gioco?

Il mio consiglio è quello di non far durare mai una bossfight più di una sessione, a meno che tu non riesca ad inserire un meccanismo per tenere alta la tensione e il coinvolgimento dei giocatori.

Tieni a mente, inoltre, che se il combattimento che avevi previsto come un’intera sessione parte dopo un’ora di preparativi, sarai costretto a fare tagli qua e là. Pertanto, quando crei una bossfight tieni a mente delle variabili da poter regolare in base al tempo rimasto. Un esempio banale è aumentare i Punti Ferita di un boss per rallentarne la morte o ridurli per accelerarla.

Consiglio 2: utilizza gimmick all’interno delle bossfight

Con gimmick si intende una trovata, un espediente in grado di rendere variegata la bossfight ed evitare che si trasformi in quaranta turni di botte, botte, botte.

Un esempio potrebbe essere l’utilizzo creativo dell’ambiente in cui si svolge il combattimento. Il rituale compiuto dal Malvagio Signore delle Tenebre™ potrebbe far sollevare in aria l’intera radura su cui si trova, costringendo i giocatori a trovare un modo per saltare da una zolla di terra all’altra se non vogliono precipitare al suolo.

Un altro esempio di gimmick potrebbe essere l’iserimento di punti deboli in mostri di dimensioni titaniche. Il Kraken non aprirà la bocca – il suo unico punto vulnerabile – se prima i personaggi non avranno distrutto quattro dei suoi tentacoli.

Per concludere, mi sento di consigliare l’utilizzo di gimmick per complicare la bossfight ed aumentare la tensione. Combattere un Arcidruido è difficile. Combattere un Arciduido all’interno della foresta che controlla è molto difficile. Combattere un Arcidruido nella sua foresta con visibilità ridotta a causa della nebbia è un vero inferno.

bossfight Drago

Consiglio 3: sfrutta i minion

Per i non addetti ai lavori, con minion si intende quel nemico di basso livello che generalmente è presente in grandi quantità nelle bossfight.

Il compito nei minion è quello di distrarre il party e di supportare il boss. In questo modo, il party dovrà decidere dove indirizzare i propri sforzi: eliminare i minion o ignorarli per concentrarsi sul boss?

In generale consiglio l’utilizzo di minion per due ragioni:

  • Ha senso che il boss ne abbia. Immagina un potente Re Stregone. Perché non dovrebbe farsi aiutare dai suoi sudditi in uno scontro mortale?
  • In 5e i nemici singoli non se la cavano bene negli scontri 1 VS party. Si tratta di combattimenti dove il party, in totale, ha a disposizione cinque o sei turni e il nemico uno. Sono abbastanza noiosi, tendenzialmente semplici per i giocatori e non particolarmente coinvolgenti.

Consiglio 4: costruisci il boss a fasi

L’idea delle fasi è mutuata dai videogame. Dopo aver tolto abbastanza punti ferita ad un boss egli cambia aspetto e abilità, costringendo i giocatori a ripensare la strategia con cui affrontano la bossfight.

In D&D, questa idea è stata resa canonica da Mythic Odysseys of Theros. All’interno di questo manuale sono presenti mostri leggendari che, quando ridotti a 0 punti ferita, vengono guariti e mutano leggermente. Il mio consiglio, comunque, è quello di spingere l’acceleratore ancora di più sul cambiamento.

Un esempio potrebbe essere quello di un potente necromante che, quando ridotto a 0 punti ferita, assorbe tutti i non morti che controlla e si trasforma in un gigantesco golem di cadaveri. Come puoi immaginare, le due fasi della bossfight richiedono stili di gioco estremamente diversi per essere completate.

bossfight Tromokratis

Consiglio 5: progetta bossfight accessibili

Okay, immagina la scena. La bossfight con il Malvagio Signore delle Tenebre™ si apre con lui che spicca il volo grazie alle sue ali cremisi. Il mago e lo stregone iniziano a tempestarlo di incantesimi mentre il barbaro, il guerriero e paladino sono assolutamente inutili, non sapendo come attaccare a distanza né avendo capacità di volo.

Una situazione del genere è assolutamente da evitare. Quando progetti la bossfight tieni in conto le capacità di ogni personaggio e rifletti su come possono essere applicate. Il mio suggerimento non è di far trovare, maldestramente, tre pozioni di “Volo” nella stanza prima.

Magari i poteri del villain fanno sollevare le sopracitate zolle di terra, che il barbaro potrà sfruttare per raggiungere il nemico che vola. In alternativa, ci saranno alcuni cristalli al suolo che devono essere distrutti da chi non è in grado di volare, per poter sconfiggere il boss.

Pensa ai personaggi e a come rendere la sfida interessante per ognuno di loro.

Due ultimi suggerimenti

Prima di concludere, due regole d’oro che io personalmente tengo in considerazione quando progetto una bossfight. La prima è quella di non nasconderla.

Se i giocatori non sanno che stanno andando incontro ad una bossfight si troveranno impreparati, con equipaggiamento non adatto e pg stanchi e privi di risorse. La bossfight che ne risulterà sarà frustrante e costellata da “ah, se solo avessi il mio pg al top”.

La seconda, rendi il combattimento sensato. Mettiti nei panni del villain in questione e dai vita ad una bossfight che abbia senso. Se il nemico in questione ha minion usali, se ci sono leggende a proposito delle sue capacità fa’ sì che possa confermarle o smentirle.

I miei consigli, per concludere, servono per far in modo che i giocatori non si trovino mai a pensare che la bossfight sia poco sensata o noiosa. Se ti sono stati utili, applicali al prossimo scontro che progetti e fammi sapere su Facebook o su Instagram com’è andata. Alla prossima!

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