È un fatto: una delle costanti fondamentali del gioco di ruolo è la possibilità di morte di un personaggio.
Quando un gruppo di amici si siede ad un tavolo, – dadi e schede alla mano – l’obiettivo comune è quello di raccontare una storia appassionante, che coinvolga tutti i giocatori.
Uno dei punti chiave perché questo avvenga è dare vita ad un personaggio a cui potersi affezionare, in cui immedesimarsi e con cui stringere legami con i personaggi degli altri giocatori al tavolo.
Giocare la morte del proprio personaggio è un’esperienza narrativa unica, che apre molte più strade di quelle che chiude.
Eppure, dopo che abbiamo messo così tanto di noi in un personaggio, ecco che un tiro salvezza particolarmente sfortunato, o un critico su un attacco di un avversario particolarmente potente nel momento sbagliato, ce lo portano via.
Non ci sono salvataggi da ricaricare, o checkpoint da cui ripartire: the show must go on. La narrazione riprende, ed il nostro personaggio non c’è più. E va bene così.
Giocare la morte del proprio personaggio è un’esperienza narrativa unica, che apre molte più strade di quelle che chiude. Come vivranno il lutto i fedeli compagni del defunto? Cercheranno la strada della vendetta? Lo piangeranno? Ne saranno sollevati, nel caso in cui il personaggio non fosse esattamente uno stinco di santo?
Avendo una buona esperienza da entrambe le parti, mi sento di poter dispensare qualche consiglio sia ai giocatori, sia ai master, su cosa fare quando avviene l’inevitabile morte di un personaggio.

Morte di un personaggio: consigli per i giocatori
Dire addio al proprio personaggio può essere difficile, ma ricordate sempre una cosa: state giocando ad un gioco di ruolo. Non esiste vittoria, non esiste sconfitta.
È importante che non viviate la morte del vostro beniamino come un fallimento personale, ma come un capitolo particolarmente importante di un libro che state scrivendo a più mani.
Cercate di trarre spunto da quello che è successo per fare qualcosa di nuovo: poche cose sono stimolanti come creare un nuovo PG ed inserirlo in una storia.
Se la cosa può essere interessante, date ad esso un legame con il personaggio defunto. Alcuni banali esempi: la sorella minore di una coraggiosa paladina che è recentemente venuta a mancare si ritrova senza un punto di riferimento, e deve trovare la forza di portare avanti la sua missione.
Oppure, alla morte di un noto furfante-gentiluomo, il cacciatore di taglie che gli sta alle calcagna da anni si ritrova senza uno scopo nella vita, e decide di unirsi ai compagni del suo compianto nemico giurato.
Le possibilità sono infinite, sta a voi ed al vostro master – che in queste situazioni è sempre il vostro punto di riferimento – decidere cosa fare.

Morte di un personaggio: consigli per i master
Ci abbiamo provato in tutti i modi. Quante volte abbiamo “barato” per salvare i nostri eroi dalla sfortuna? Ma a volte il momento arriva, e non possiamo farci nulla nemmeno noi. Cosa fare, quindi?
La cosa più importante è che il giocatore non si senta frustrato da quello che sta accadendo. Il vostro amico seduto al tavolo con voi ha messo dell’investimento emotivo nell’eroe che è caduto: lasciate che sia lui a giocarne la fine in piena libertà.
Le sue ultime parole, i suoi ultimi gesti: questi istanti sono l’apice del percorso intrapreso dal personaggio, tutto ciò che ha fatto nell’ arco di una campagna lo ha condotto a questo momento.
Cercate di capire cosa il giocatore desidera per gli ultimi momenti del suo alter ego: una morte gloriosa? La confessione di un amore che ormai non ha più senso nascondere?
Inoltre la scomparsa di qualcuno che si prodigava per la salvezza di tutti non può non avere conseguenze: il villain della campagna potrebbe aver raggiunto un punto fondamentale del proprio piano, tolto di mezzo uno dei suoi ostacoli, e potrebbe dare il via a nuove macchinazioni ancora più elaborate.
Lasciate che la storia che state narrando venga cambiata da quello che è successo, nel bene o nel male: le imprese di un eroe non lasciano mai invariato il mondo nel quale ha vissuto.
In fin dei conti, nel gioco di ruolo la morte è solo un altro potente strumento di storytelling, se viene sfruttato appieno, e può aggiungere un valore immenso alle vostre campagne.
Certo è che quando certi personaggi muoiono è difficile rendersi conto che stiamo “solo” giocando ad un gioco. Ma fa tutto parte della magia del GDR.
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