Ehi tu! Se sei qui significa che stai per imparare esattamente come non giocare un bardo in D&D.
Prima di iniziare, però, ti ricordo che questa guida fa parte della collana “Esempi brutti” in cui troverai tante altre classi da giocare male. Buon divertimento!
Come non giocare un bardo: il background
È una di quelle sere in cui non sai cosa fare, ti stai annoiando ma all’improvviso ti arriva una telefonata: stasera si gioca! Giocherai con un party di novizi e c’è anche la ragazza che ti piace. Insomma, è l’occasione perfetta per sfoggiare le tue capacità su come non giocare un bardo in D&D.
Sarai un musicista. Si! Un musicista donnaiolo che suona il banjo, uno dei pochi strumenti senza buchi onde evitare di averci rapporti sessuali. Fiero della tua creazione, col chiodo e il gel sui capelli ti prepari ad uscire per andare a giocare.
Come non giocare un bardo: roleplay
Mentre guidi fino a casa del master ti perdi nei meandri dei tuoi pensieri così tanto da dimenticarti che stai guidando. Sei così preso bene che inizi a vedere il mondo come lo vedrebbe il tuo Pablo, il bardo “tombeur de femmes”.
Le auto diventano carrozze, il mondo assume una tonalità rosa e decidi addirittura di intrattenere una fanciulla che attraversa la strada con l’ode il cui famosissimo incipit recita: “A FANTASTICAA”.
Insomma, sei pronto per mostrare a tutti come non giocare un bardo in D&D.
Come non giocare un bardo: la prima sessione
La sessione zero comincia con la dichiarazione d’intenti, ma tu non capisci a cosa serva dato che i tuoi intenti sono già chiari e alla fine, nonostante tu non abbia ascoltato una parola, l’avventura inizia.
Dopo una prima mezz’oretta di interazioni hai già fatto sesso con un mezzorco, un goblin, un baule e il tuo cuscino. Improvvisamente ti guardi attorno e noti che al tavolo la ragazza su cui vuoi fare colpo ha uno sguardo disgustato, ma niente paura! Si sa che chi disprezza vuol comprare.
Questo è il momento perfetto per fare la tua mossa, così ti affianchi a lei e nel ruolare il tuo bardo decidi di fare il languido sfiorandole il viso con una mano e dicendole qualcosa di sconcio che fa raggelare il tavolo intero.
La sessione per te si interrompe qui. La tua presenza non è più gradita.
Riflessioni conclusive: musica e languore
Arrivati a questo punto, la domanda su cui riflettere è: hai capito perché Pablo non è un personaggio apprezzabile in un party?
Attorno al bardo ruotano molti luoghi comuni: fa sesso con qualsiasi cosa abbia un buco, si comporta in modo viscido, le sue performance ruotano attorno alla sola musica… (e comportamenti da evitare – come mettere a disagio altre persone al tavolo).
Questa è la tua occasione per cambiare queste cattive abitudini.
Prima di tutto, ricordati che il bardo può eseguire performance di recitazione, di canto, musicali, di ballo, con delle marionette o in qualsiasi altro modo ti venga in mente. Non limitarti ad usare il tuo strumento musicale, rendi il tuo personaggio più sfumato.
Alcune idee potrebbero essere: un bardo che recita, la cui performance è il veicolo attraverso cui lancia incantesimi. Oppure un bardo che funge da ponte fra il mondo dei vivi e quello dei morti, come quello del Collegio dei Spiriti del nuovissimo Van Richten’s Guide to Ravenloft.
L’ultima idea che ti propongo è un bardo che narra le gesta di antichi eroi, i cui racconti ispirano forza e coraggio nei membri del party. Un bardo può essere giocato in mille modi, non dimenticarlo!
Il secondo consiglio (soprattutto per il master) è di assicurarsi di chiarire nella dichiarazione d’intenti quanto saranno accettati comportamenti languidi, sessisti, espliciti in game e fuori dal game. Ad alcune persone potrebbe dare fastidio essere “importunati”, anche se per questioni di roleplay.
Infine, ricordati che dietro ad ogni personaggio c’è un giocatore con cui è bene parlare e chiarire i problemi. Spesso comportamenti fuori luogo, molesti o fastidiosi vanno discussi al tavolo e non in game.
Spero che questo terzo appuntamento con Esempi Brutti ti sia piaciuto. Se ti è piaciuto, qui trovi la puntata precedente! Se hai dubbi, commenti, o vuoi suggerirci la prossima classe di cui parlare, scrivici su Facebook o su Instagram!