Esempi brutti è agli sgoccioli. Restano poche classi di cui parlare e oggi il focus sarà su come non giocare un mago in D&D 5e.
Sono sicuro che sarai grato al rischio che sto correndo prendendo in giro chi gioca male il mago. Potrei essere colpito da una palla di fuoco in faccia da un momento all’altro!
Ma io sono impavido e sfiderò anche chi è in grado di rendere monotona e noiosa una classe così ricca di sfumature come questa. Buona lettura!
Come non giocare un mago: il background
Ci sono 13 sottoclassi, 31 trucchetti e circa 300 incantesimi da mago che complessivamente rendono questa classe la più flessibile in assoluto.
Per quanto flessibile, però, un mago dovrà convivere con delle scelte decisive: in cosa voglio specializzarmi e quali incantesimi voglio imparare? Insomma, una sorta di universitario di altri tempi.
Il problema è che chi sa come non giocare un mago presenta tipicamente un grosso difetto: confonde lo studiare con l’onniscienza. A tal proposito ti presento Merlino, il mago cretino!
Merlino è un ragazzetto che ha passato la vita a studiare e che sa perfettamente tutto: incantesimi, nozioni, trucchetti e ricette per i consumabili, comprese quelle di Benedetta Rossi.
Certo, io non mi fiderei di una pozione fatta da un mago che a ricetta finita si mette a urlare “fatto in casa per te!”, però nel momento del bisogno…
Comunque sia, non c’è da stupirsi che un personaggio tuttologo non scelga in quali incantesimi specializzarsi: lui li conosce tutti.
Come non giocare un mago: il roleplay
Palla di fuoco! No, no… intendevo dire MANI BRUCIANTI! Ecco, adesso mi pare un buon riassunto del roleplay tipico di un giocatore che sa come non giocare un mago.
Merlino ha un hobby molto divertente: sostituire con “palla di fuoco” una parola del titolo di un film qualsiasi della famosissima filmografia medioevale: “Tre uomini e una palla di fuoco”, “Bastardi senza palla di fuoco”, “Cantando sotto la palla di fuoco”, “Pulp di fuoco” e così via.
Ah si, ogni tanto fa anche degli spiegoni fantascientifici al party sul perché sia giusto mettere il sale dopo che l’acqua per le pozioni bolla e non prima.
Come non giocare un mago: la prima sessione
A sessione iniziata, Merlino e il resto del party si trovano in prossimità di un granaio di proprietà di un losco fattore locale.
Le attività di perlustrazione conducono i personaggi fino ad una coppia di silos, ai cui piedi avviene una scena alquanto raccapricciante.
Un satiro sta legando la cima di una corda alla cui estremità è impiccata una figura umanoide non ben distinguibile da lontano.
Dopo essersi avvicinati, gli avventurieri si rendono conto che la creatura cornuta altro non è che il proprietario del granaio. A questo punto Merlino inizia ad interagirci, spiegandogli quanto poco intelligente sia impiccare qualcuno senza usare uno sgabello.
Il mezzo uomo commenta con ironia il tono arrogante del mago, il quale senza pensarci due volte inizia a recitare parole arcane lette sul suo libro.
Lentamente appare una piccola sfera di fuoco sulla mano di Merlino e la voce belante del fattore lo implora di fermarsi perché finirà per morire, spiegandogli che quello impiccato è solo un manichino in segno di minaccia per i ladri.
Non esistono parole in grado di convincere un mago così sapiente e una palla di fuoco succeduta da un immane boato e provoca un’esplosione che stermina l’intero party.
Un TPK interrompe la sessione. A quanto pare Merlino non ha considerato l’effetto del fuoco sulle polveri sottili…
Il mago è la classe più versatile?
Merlino è la rappresentazione parodica di chi sa come non giocare un mago, ma tante volte nello scherzo c’è un grosso fondo di verità.
A tal proposito ti propongo una riflessione: il mago è davvero la classe più versatile?
Per capire perché Merlino è un personaggio tossico per il party è bene partire dal definire cosa si intende con versatile.
Il mago non è certamente versatile nel senso che può fare tutto contemporaneamente, che è adatto a tutte le situazioni e che è pressoché ineluttabile e onnisciente (quello si chiama bardo eheh).
Con “versatile”, in questo caso, ci si riferisce alla possibilità di dare forma ad un personaggio che possa specializzarsi in moltissime cose diverse.
Mi spiego meglio. Il mago ha una quantità di sottoclassi e incantesimi tra cui scegliere che permettono a qualsiasi giocatore di dare ampio sfogo al proprio estro creativo.
Ti basti pensare alla differenza tra un “lancio palla di fuoco” e un necromante per capire quanto diverso può essere l’approccio alla magia che può avere il tuo personaggio.
Scegliere gli incantesimi da mago
Il “limite” di questa ampia versatilità, però, è la scelta. Come avrai capito per “costruire” un mago bisogna scegliere mille cose diverse, tra cui gli incantesimi che il tuo incantatore sarà in grado di lanciare.
Premesso che qualsiasi mago possa apprendere ulteriori incantesimi trascrivendoli da libri e pergamene trovate strada facendo (ovviamente ha un costo in tempo e denaro), adesso ti do qualche consiglio su come indirizzare la tua scelta.
Per prima cosa, prova a valutare come si relaziona l’idea che hai del tuo personaggio con l’ambientazione di gioco.
Ad esempio, potresti giocare un personaggio che appartiene ad una gilda di incantatori del posto, o un archeologo avventuroso che ha appreso la magia grazie alle sue ricerche.
Di certo sarebbe improbabile dar vita ad un necromante (eheh, dar vita) se l’ambiente di gioco è un tempio di chierici tradizionalisti che hanno bandito quel tipo di magia.
Detto ciò, inizia a spulciare gli incantesimi e tieni d’occhio la scuola a cui appartengono, la richiesta di concentrazione e il tipo di situazioni e ambienti a cui si adattano meglio.
Per concludere, pensa attentamente al tuo mago e immagina in che tipo di magia vorrebbe specializzarsi e ricordati che la scelta deve tener conto di più “forze” di gioco.
Da un lato devi adattarti all’ambiente e al tono della campagna. In questo senso è bene fare incastrare almeno un minimo il tuo personaggio col mondo di gioco, quantomeno per non risultare anacronistico o inopportuno.
Dall’altro lato, però, devi ricordarti che non stai giocando ad un videogame e che il master saprà bilanciare i fight per evitare di ucciderti solo per aver fatto scelte poco ottimizzate a livello di statistiche.
Il tuo mago deve scegliere ciò che si adatta di più al suo carattere, al suo passato, e alle sue idee. Non ha senso apprendere palla di fuoco se il personaggio soffre di arsonfobia. Non te l’ha prescritto il medico.
Scegliere la giusta scuola
No, non ti sto per spiegare come scegliere il tuo liceo o quello dei tuoi figli. Sono sempre io e questo continua ad essere una puntata di Esempi Brutti su come non giocare un mago in d&d 5e.
Scherzi a parte, a questo punto dell’articolo mi sembra sensato di darti qualche consiglio sulla scelta dell’archetipo del tuo mago.
A mio modesto parere molte delle scuole di magie del manuale del giocatore sono troppo incentrate sulle statistiche.
Per quanto sia lasciato ampio spazio all’immaginazione del giocatore, spesso le scuole di specializzazione magica non offrono grandi spunti con cui caratterizzare il tuo personaggio. Ad esempio, la scuola di invocazione non fa altro che rendere più forti i trucchetti e gli incantesimi, senza dare molti spunti di roleplay o di flavour al personaggio.
In compenso, però, ci sono scuole come quella di necromanzia e cronomanzia che regalano gioie. In particolare, ti consiglio di dare un’occhiata alla scuola di cronomanzia (non ufficiale) che ti permette di creare un mago specializzato nel controllare il tempo, così come di incanalare i tuoi potenti incantesimi in dei minuscoli granelli.
Infine, un ultimo consiglio che posso darti è di parlare con il master per provare a definire un modo migliore per esprimere la specializzazione ottenuta dalla scuola di magia scelta.
La via migliore, di solito, è quella percorsa con il master (posseggo i diritti di questa frase al 100%).
Come non giocare un mago: riflessioni conclusive
È arrivata la conclusione di questa lunga guida.
Quanto detto in questo articolo si può riassumere in poche parole dicendo che per giocare un mago interessante che crei gioco bisogna fare le scelte giuste e costruirne il roleplay attorno.
Puoi scegliere qualsiasi scuola e qualsiasi stile di gioco, basta che si adatti all’ambientazione e che dia motivi al tuo mago di andare avanti nella storia.
L’errore più comune da evitare è di scegliere solo incantesimi ottimizzati e lontani dal flavour del tuo personaggio per il puro scopo di essere “forti”. Se nella vita tutti volessimo solo essere forti, praticheremmo tutti qualche arte marziale.
Per fortuna, invece, c’è tanta gente che segue interessi variegati e che portano a specializzarsi in ambiti non necessariamente connessi con l’essere più forti, ambiti interessanti seppur inutili, come il gioco di ruolo.
Detto ciò, anche questo episodio di Esempi Brutti è arrivato alla fine. E tu, come non giochi un mago? Scrivicelo su Facebook e su Instagram!