rendere realistica la sessione

C’è davvero qualcuno interessato a rendere realistica la sessione? Beh, sì.

D&D non è solo pane e scazzottate. A una buona fetta di giocatori piace che le proprie avventure si svolgano in posti minuziosamente descritti e che gli scambi tra personaggi avvengano il più possibile in character. Per fare in modo che anche i vostri giocatori siano soddisfatti delle giocate date un occhio ai consigli che abbiamo raccolto per rendere realistica la sessione!

1. Passaggio del tempo

Una sessione di gioco standard dura in media dalle 4 alle 5 ore; il tempo esterno (quello percepito dai giocatori) però non riflette lo scorrere del tempo interno (quello percepito dai personaggi) perché l’avventura giocata può svilupparsi durante più giorni, può comprendere ore di sonno o di viaggio che il master decide come gestire. Come non far perdere il senso del tempo ai giocatori e rendere realistica la sessione?

Per aiutarli a stare al passo col tempo interno potete inserire, nei momenti descrittivi-narrativi, particolari riguardo la luce o la temperatura percepita. L’illuminazione proviene dalle finestre o dalle lanterne ad olio? La temperatura si è abbassata una volta tramontato il sole?

Se state masterando una lunga campagna ricordate di esplicitare il ciclo delle stagioni magari descrivendo quali colori porta con sé l’autunno, che atmosfera c’è all’alba quando la nebbia pare giacere sul terreno umido oppure che rumore facciano le foglie secche sotto gli stivali dei vostri avventurieri.

Questi particolari arricchiranno la vostra narrazione e aiuteranno ad allineare e consolidare il teatro della mente dei giocatori.

2. Condizioni atmosferiche e visibilità

Non sottovalutate il meteo perché è un particolare in grado di influenzare il mood della sessione. Converrete con me che una sessione horror narrata alla luce del sole con in sottofondo cinguettanti passerotti non trasmetta la stessa energia (e paura) di una ambientata a notte fonda tra incolti campi di granoturco e vecchi trattori abbandonati.

Sole, pioggia, neve e nebbia trasmettono sensazioni e stati d’animo immediatamente riconoscibili pertanto, per rendere realistica la sessione, prendetevi del tempo e sfruttate le condizioni atmosferiche.

Inoltre, l grado di visibilità può mettere in stato di allerta i personaggi. Pensate a quando, scendendo in una miniera abbandonata da decenni, avvertite i giocatori che anche i personaggi che possiedono Scurovisione non riescono a vedere oltre il proprio naso!

Alterare e manipolare quanto si riesca a vedere lontano (o quanto nitidamente si riesca a mettere a fuoco ciò che si ha vicino) implica una maggiore difficoltà nell’effettuare ricerche, trovare indizi o prestare attenzione ai particolari.

3. Atteggiamenti degli NPC

Spesso ad accompagnare il party nelle avventure ci sono i Personaggi Non Giocanti (NPC). Si tratta di personaggi mossi dai master che dovrebbero relazionarsi coi giocatori tenendo conto dell’evoluzione del rapporto con essi e delle dinamiche del gioco. (Vuoi approfondire la creazione di NPC?)

Cerco di spiegarmi meglio: gli NPC non sono solo jolly che curano al momento propizio o che salvano in calcio d’angolo la situazione di tensione al tavolo. L’introduzione di un NPC che stabilmente si sposta col party deve essere accompagnata dalla creazione di un’identità, personalità e storia personale se state cercando il modo per rendere realistica la sessione.

L’NPC può essere molto più di un burattino, ha tutte le carte in regola per essere un membro effettivo del party. Può legarsi ai personaggi dei vostri giocatori, lamentarsi delle lagne del mago e anche ingelosirsi del rapporto tra la sua crush e un bardo di passaggio!

Sfruttate tutte queste possibilità per creare comparse in grado di rendere realistica la sessione.

4. Condizioni fisiche e mentali

Attenzione a non sottovalutare l’importanza di descrivere l’affaticamento dei vostri personaggi dopo un viaggio o un combattimento. Certe volte soffermarsi a particolareggiarne lo stato fisico crea degli ottimi spunti di roleplay.

Non cadete nell’errore di risolvere tutto con una Potion of Greater Healing; approfondite il dolore, le sensazioni o le condizioni in cui si trovano i personaggi.

Accecato, assordato, spaventato; le condizioni psico-fisiche dei personaggi determinano i loro comportamenti e le loro decisioni!

5. Famigli e altri animali

Capita che certi party passino per circhi quando li si vede arrivare. Alcuni giocatori girano con un lupo grigio, altri con un tressym, certi maghi sono accompagnati da gatti, civette, gufi o rospi. Per non parlare di quella parte di giocatori che hanno la capacità di classe di assumere una forma bestiale!

Insomma, avrete sicuramente capito a cosa sto facendo riferimento. Perché non prendersi del tempo per ruolare anche i comportamenti degli animali che accompagnano i giocatori? Spesso queste creature sono in grado di percepire qualcosa in più dei personaggi, e allora perché non far soffermare l’attenzione dei giocatori sull’improvviso ringhiare di Palla di Neve (allegro lupo bianco) contro quella “innocente bambina”?

Avviandoci a concludere…

Questi sono i consigli che abbiamo raccolto e che speriamo possano esservi utili per rendere realistica la vostra sessione. Se avete qualche altro suggerimento scriveteci pure, ci trovate sia in chat su Facebook che in direct su Instagram.

Ricordate che sta a voi decidere come, quando e quanto a fondo soffermarvi nelle descrizioni.
Nella speranza di rivedervi presto qui nella Valle vi salutiamo, alla prossima!

Ti è piaciuto l'articolo?